E il naufragar m'è dolce in questo mare ...

martedì 9 agosto 2011

Partenze.

Io trovo affascinati le partenze, sono la parte più emozionante del viaggio, dal trambusto alla confusione tutto contribuisce per farti emozionare.
Ma la parte migliore, secondo me, è l'aeroporto.
Passare attraverso a delle porte di vetro a orari improponibili per prendere un aereo e andarsene.
E poi vedere i tuoi bagagli partire su un rullo nero per venire con te, e sentire il cuore battere forte quando passi sotto al metal detector per la paura di aver dimenticato una forbice nello zaino o la cintura.
Poi si tira un grande sospiro di sollievo quando passi oltre quella grande macchina senza farla suonare, recuperi le tue cose e ti siedi su una scomoda poltroncina vicino a grandi vetrate o guardi i negozi approfittandone per prendere un cappuccino e una brioche.
Poi senti una vice metallica chiamare il tuo volo e allora ti alzi in piedi e corri, corri come un matto verso il gate da cui parte il tuo aereo, arrivi e una hostess ti strappa il biglietto sorridendo e augurandoti buon viaggio.
A quel punto attraversi un enorme tubo che, come una flebo, ti porta all'interno di quel grande marchingegno metallico, cerchi il tuo posto, ti spaparanzi sulla poltrona e ti rilassi perché non hai perso l'aereo e puoi partire tranquillo ...


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